UN AUTORE TRA DUE CULTURE
Incontriamo oggi Capitano, un artista
sardo di nascita, che ha fatto e continuerà a fare delle
sue can zoni il
trait d’union tra la cultura della sua terra e quella più
allargata di tutta la sua nazione italiana. Capitano nasce a Sassari, ma
ben presto si trasferisce a Varese, poi a Reggio Emilia, dove vive
attualmente, ma nelle pause lavorative ne approfitta per tornare
nell’isola. Questo stare tra genti di terra e di
mare ha influito in modo del tutto singolare sulla sua produzione
artistica, sia in qualità di autore che di compositore. Egli ha scelto
di cantare in lingua italiana e non in Sardo poiché ritiene che in
questo modo i messaggi contenuti nelle sue canzoni siano maggiormente
fruibili da un vasto pubblico,anche quando si tratta di far conoscere
all’ estero alcuni tratti della storia della Sardegna, come nel caso
della canzone Shardana, contenuta nell’album CREDIMI, che
l’artista considera un tributo alla terra natìa. Ciò nonostante Capitano
si è misurato con l’esecuzione di meravigliosi canti propri della
tradizione canora popolare sarda, convinto che, per un cantante di
quella terra, lo si possa considerare un omaggio personale a chi ha
contribuito alla creazione di un patrimonio canoro così importante e
caratterizzante per la regione in questione. C’è sostanzialmente nei testi e nelle
musiche del suo percorso artistico un intento, a volte evidente, altre
volte soltanto palpabile, di coniugare le specificità tipiche della sua
terra “antica e un po’ magica”, come lui confidenzialmente ama
definirla, con le pluralità sub-culturali del resto dell’Italia. Ed è
proprio intorno ai valori umani, , scelti come i temi portanti dell’
ultimo album CREDIMI di Capitano (da poco presentato al
pubblico, ma già disponibile per l’acquisto nei migliori negozi di
dischi ,
unificati nel più elevato sentimento d’amore, che si accostano
abitudini, usi, costumi e tradizioni di ogni Paese, per scoprirsi,
nonostante le differenze di facciata, simili nella sostanza valoriale. L’album nasce prevalentemente dalla
collaborazione tra Capitano e la pittrice-autrice sarda Shikanu’
(attualmente vive a Parma), che ha composto ben sei testi delle nove
canzoni contenute nell’opera.In quelle canzoni Shikanu’ ha saputo
tradurre, con il linguaggio verbale della poesia, ciò che la melodia di
Capitano intendeva comunicare con la musica, con un risultato di
altissimo livello artistico. Altri autori hanno collaborato alla stesura
dei testi: il regista-attore Alessandro Repossi, Roberto Flore e Daniela
Mora. Anche l’esecuzione delle parti musicali sono state affidate a
musicisti di spicco, così come le scelte sulla qualità del suono e più
in generale quelle riguardanti la realizzazione finale del prodotto
hanno visto coinvolti personaggi di rilievo nell’ambiente
tecnico-musicale. Come ci suggerisce Capitano, elemento
altrettanto facile da individuare dopo un attento ascolto dell’album
CREDIMI, il fil rouge attorno a cui si dipana tutto
l’ultimo lavoro dell’artista sardo è l’amore,inteso nelle sue varie
forme ed espressioni, che prendono vita via via e si manifestano nelle
canzoni contenute nel CD. C’è il tema dell’amore tra un uomo e una
donna, con sfumature diverse se si confrontano le canzoni Credimi,
Non dimentico, Lunedì; c’è l’amore/ira per la vita che a volte dà a
volte toglie in Vita mia ; è poi pulsante l’amore per
la propria terra, che come una madre ci tiene legati a sé in Shardana;
l’amore è anche solidarietà, aiuto e sostegno verso l’altro, più
disagiato, ma che tanto ha da insegnare al mondo cieco in Per la
strada; in Anime c’è l’attenzione alla purezza interiore
racchiusa in coloro che, a dispetto e contrariamente alle convenzioni
socialmente imposte, si battono amorevolmente per la pace; in
Capitano è evidente l’amore/desiderio di esplorare la bellezza del
mondo, di lasciarsi trasportare verso nuovi orizzonti, pur mantenendo
salde le proprie credenze valoriali interiori. Da ultimo, a chiudere
significativamente la raccolta, si trova Solidao,
straordinariamente singolare nell’esprimere la spasmodica e quotidiana
ricerca dell’uomo dell’amore divino. Questi sono i diversi aspetti in
cui l’amore si manifesta, secondo l’interpretazione artistica di
Capitano; tali da poter essere universalmente condivisi pur mantenendo,
è il caso di segnalarlo per questo preziosissimo lavoro musicale, le
caratteristiche che contraddistinguono la cultura sarda. Sono davvero
bellissime canzoni, che paiono nascondere qua e là, tra suoni etnici
associati a suoni rocheggianti e lirismi quasi d’altri tempi, pennellate
di colori di terra sarda. Ed è in virtù di esse che Capitano è accolto
nei cuori degli intenditori della buona musica, sia specialisti che
profani, tra cui, a buon diritto, i Sardi che vivono lontano
dall’isola,non solo nelle varie regioni italiane, ma anche nei Paesi
europei e in altri continenti del mondo,grazie ai programmi radiofonici
e comunicazioni web. Ecco perché oltre ai concerti di piazza( era
presente al concerto per Pina 2009 a Sassari, dove ha cantato la canzone Shardana), ama cantare nei circoli sardi sparsi per l’Italia e in
Europa. |