Mario GrimaldiCerchiamo
di tenere vivo l'interesse su questo importantissimo
argomento concedendoci una breve e leggera parentesi
un po, come dire, romanzata, ma che tuttavia penso
possa esser utile per aprire la strada al
qualificato proseguo, sull'argomento, da...Altro...
Paolo GrindiOk
a domani, voglio proprio leggere sui nuraghi.
Attenzione Giuseppe se affermerai che i nuraghi
erano "fortezze" dovrò intervenire per smentire
questa tesi sbagliata. Perciò a domani.
Mario Grimaldi<<
Osservando un nuraghe si ha la sensazione di
guardare un opera costruita dai ciclopi con pietre
non lavorate; ogni pietra tanto grande e, quindi,
tanto pesante che due muli non potrebbero smuovere
la più piccola utilizzata dal suo posto. Piccolepietre
sono inserite, così da legare insieme saldamente i
grandi blocchi.>> Pausania, uno degli scrittori
greci che ci hanno tramandato la leggenda di Dedalo,
di cui prima ho scritto, e che sostiene di avere
visitato la Sardegna, descrive così le mura della
città di Tirinto, sita vicino a Micene, la patria di
Agamennone. La descrizione di quelle mura, a prima
vista, potrebbe adattarsi perfettamente anche ai
nostri nuraghi.
La parola nuraghe, deriva da nura o nurra (vuol
dire: mucchio cavo) e ci spiega come sono fatte
queste costruzioni. Se l'osserviamo dall'esterno, un
nuraghe ci appare come un tronco di cono costruito,
come dice Pausania, in modo <ciclopico> ossia con
enormi massi di pietra rozzamente squadrati: questi
blocchi, sovrapposti l'uno all'altro, formano tanti
anelli concentrici che si restringono sempre più
verso l'alto e sono tenuti insieme dal loro stesso
peso.........
Che passione, c'è tanto da dire su questa
meravigliosa storia e, allra....... Dai! Forza!...
Mario GrimaldiIn
effetti secondo la maggior parte degli studiosi sono
abitazioni fortificate, e poichè cominciarono ad
essere costruiti tra il 1600 e il 1200 a.C. ma la
maggior parte vennero edificati tra il 900 e il 600,
ossia quando le agilissime navi fenicie ecartaginesi
iniziarono a spingersi verso le coste della
Sardegna. Le fortezze erette in quest'ultimo periodo
servivano evidentemente per difendere gli isolani
dai nuovi invasori di oltremare; ma, che scopo
avevano quelle costruite prima del IX secolo a. C.?
Gege DionisiAvrai
ragione Mario, ma mi devi spiegare perché i fenici e
i punici, che venivano per commerciare, non si
ricorda nessuna guerra di conquista, debbano aver
convinto i nuragici della Barbagia a costruire.....
"abitazioni fortificate". Tu credi che in Barbagia
si siano spinti tanto all'interno, quando a loro
servivano metalli e altri prodotti che potevano
benissimo trovare nei villaggi lungo le coste.
Sassari StoriaNon
dimentichiamo che alcuni nuraghi all'interno,
avevano al primo piano dei punti di comunicazione
dall'alto, con l'ingresso principale. Generalmente
venivano spiati e colpiti coloro che si
introducevano abusivamente. C'era quindi la volontà
di costruire
delle strutture da utilizzare come fortezze vere e
proprie. Il nuraghe Palmasera di Alghero è uno di
quelli. Ma io non sono storico e mi limito a parlare
per sentito dire dalle guide durante una mia visita
al nuraghe. (Ruggero)
Sardegna BellaAlcuni
nuraghi venivano utilizzati come fortezza e altri
no. Diciamo che in quel periodo era un modo di
edificare. Alcuni venivano usati come luoghi di
culto.
Gege DionisiTutte
ipotesi di chi ha studiato ed ha provato a trovare
l'utilizzo. Ipotesi, ipotesi che non hanno nessun
riscontro. Forse quando si troverà qualcosa di
scritto in lingua nuragica, se ne potrà sapere di
più. Perché io non credo che non avessero una
scrittura i nuragici, come non credevo che non
sapessero scolpire statue in pietra. E infatti,
quello è stato sfatato.
Mario GrimaldiIl
nuraghe era un Tempio?
Per molto tempo molti sono rimasti della convinzione
fossero opere di difesa, delle fortezze più o meno
con la stessa funzione dei castelli medioevali. I
nuraghi isolati avrebbero fatto parte di un sistema
di avvistamento e dicopertura,
mentre i nuraghi "plurimi" sarebbero stati le sedi
dei capi e del grosso dei guerrieri. Questa teoria è
stata successivamente scartata e sostituita da un
altra; le misteriose costruzioni sarebbero dei
templi innalzati per il culto del Dio Sole; questa
teoria è stata, a suo tempo, avanzata da tre
professori dell'Università di Cagliari: Carlo Maxia
e Lello Fadda dell'Istituto di Antropologia, e
Edoardo Proverbio, dell'Istituto di Astronomia.
Le argomentazioni a sostegno di questa
interpretazione si basano specialmente sullo studio
della direzione dell'asse delle aperture di accesso
alle costruzioni nuragiche: risulta che
l'orientamento dei nuraghi è in direzione di
mezzogiorno o di determinate stelle, come Rigel e
Sirio. La nuova teoria colloca, così la civiltà
nuragica nel contesto di tutte le altre antiche
civiltà mediterranee, dedite al culto del sole,
della luna e degli astri.
In questo modo, secondo i tre studiosi, viene
sconvolta anche la composizione sociale dei nuragici
sardi: non più guerrieri e schiavi, ma sacerdoti e
pastori; sacerdoti, oltre tutto, grandi conoscitori
della matematica e dell'astronomia. La teoria ha
destato, ovviamente, qualche perplessità; se i
nuraghi non sono fortezze, ci si chiede, come
spiegare in taluni di essi la presenza di feritoie,
terrapieni e il ritrovamento di arnesi di guerra?
Attenzione, risponde il prof. Maxia: quei nuraghi
sono dei "falsi", sono stati costruiti al tempo
dell'occupazione cartaginese per la difesa contro lo
sbarco dei Romani.
(<da M. Del Rio, in "Tempo Illustrato", 1975, n.
24).
Gege DionisiIl
dio "SOLE"? A me risulta che veneravano prima di
tutte la Dea Madre. Certi bronzetti titolati "La
madre dell'ucciso" altro non sembrano se non la dea
con in grembo il figlio mortoma pronto a rinascere
ogni anno in primavera. Ma forse son rimasto
indietro perché non conosco cosa ne dicano gli
studiosi di adesso.
Gege DionisiProf.
Maxia dovrebbe dirci dove ha trovato quanto
asserito. Le costruzioni megalitiche non credo
fossero possibili in pochi anni; e con quanti
uomini, poi?.
Mavi DeloguCARO
MARIO , VI SEGUO SEMPRE, HO SEMPRE AMATO LA STORIA
PUOI IMMAGINARE " LA NOSTRA CIVILTA NURAGICA " MA SE
NON RIESCO NEMMENO PIÙ A FARE I PIATTI !! ( SCHERZO
) . BUONA SERATA A TE E GRAZIE A VOI !!
Antonio CartaIl
nuraghe Palmavera è situato nel comune di Alghero(
Sassari) È classificato come nuraghe "complesso",
ossia composto da diverse torri unite tra loro.
Mario GrimaldiIn
genere, intorno e vicino al nuraghe, rimangono i
resti più o meno consistenti dei villaggi,
costituiti da un numero vario di capanne. Esistono
però nuraghi senza villaggio, ma anche moltissimi
villaggi senza nuraghe. Questi villaggi nuragici
sono distribuiti
in tutto il territorio isolano e si inseriscono in
condizioni geomorfologiche diverse. La maggior parte
degli insediamenti preferisce piccole alture
collinari o altipiani; vi sono tuttavia esempi di
agglomerati posti ad altezze piuttosto elevate. La
forma più consueta di capanna nuragica è quella
circolare con struttura muraria costruita con pietre
di medie dimensioni, sbozzate e sovrapposte senza
fondazioni; la copertura originaria doveva esser
conica e costituita da pali e frasche. la altezza
media da 1 m. e fino oltre 2 m. e l'ingresso poteva
essere architravato. Uno spessore cospicuo delle
mura dove, spesso nella parte interna, erano
ricavati nicchie e stipetti. Il fuoco è spesso
documentato il focolare.
I villaggi possono essere composti da poche o molte
unità abitative, a volte fino a 200 e oltre. Questi
nuclei si articolano talvolta attorno a un cortile
centrale lastricato dove in genere vi è una cisterna
o un pozzo.
Vi sono poi le così dette capanne delle riunioni,
con banchina circostante le pareti e altre strutture
evidentemente cerimoniali o di culto nelle quali si
suppone si svolgessero riunioni di capi e
naturalmente riti sacri.
Paolo GrindiI
NURAGHI sono?.................. A partire dagli
studi di Taramelli, “i nuraghi”, considerati in se
stessi e nella loro postura, parlano chiaramente
dello scopo di difesa, di conquista e di possesso
della terra sarda, sia nel suo complesso che nelparticolare
frastaglio di valli, di altopiani, di pianure di cui
è costituito il vasto territorio".
Per Giovanni Lilliu il nuraghe fu “anche e
soprattutto uno strumento potente e temibile di
guerra, in cui i sardi esprimono le più sottili arti
della loro intelligenza e del loro animo bellicoso.
Le sezioni preistoriche dei musei sardi sono veri e
propri arsenali di armi di ogni specie. Ogni genere
di contesa per i protosardi fu guerra ” (Lilliu,
1988).
Secondo G. Lilliu i nuraghi polilobati come il Losa
costituirebbero “opere di arte militare molto
evoluta, grandiosi e complessi edifici fortificati –
veri e propri castelli nelle guerre tribali tra
cantone e cantone”.
Tali valutazioni, mai a tutt’oggi smentite,
malamente aggiustate dagli epigoni di G. Lilliu,
hanno costituito il paradigma dominante
nell’accademia sarda e, secondo V. Santoni (2001)
avrebbero chiuso “le sterili disquisizioni
ottocentesche e del primo ventennio del Novecento
sulla natura e funzione dei monumenti nuragici” ed
aprirebbero “ la strada alla ricerca scientifica dei
depositi stratigrafici”.
Può considerarsi ancora attuale il paradigma del
“nuraghe fortezza” di Taramelli Lilliu?
Credo proprio di no.
Credo di poter affermare che, dopo gli studi di
Massimo Pittau, l’archeologia sarda si trovi in una
“crisi del paradigma” che l’architetto Franco Laner
sintetizza seccamente con la formula
“nuraghe-fortezza-madre di ogni sciocchezza”.
La teoria del nuraghe fortezza teorizzata dal Lilliu
fu infatti confutata per primo da Massimo Pittau in
un testo del 1977, molto poco citato dagli
archeologi e giunto nel 2006 alla seconda edizione:
“La Sardegna Nuragica Cagliari 2006, Edizioni della
Torre.”
La tesi sostenuta dal libro di Pittau “è questa:
«Nessun nuraghe è stato mai una fortezza». E ciò per
la prima, semplice ma sostanziale ragione che i
Nuragici che avessero pensato di rifugiarsi dentro i
nuraghi per difendersi e condurvi una guerra,
avrebbero agito come i topi che per salvarsi si
rifugiassero entro trappole! Considerato infatti che
esistono molti nuraghi ed alcuni molto importanti
come il nuraghe di Goni e quello di Armungia,
ciascuno dei Duos Nuraghes di Borore, ecc., i quali
sono costituiti da una sola ampia stanza terrena, in
cui non esiste una scala interna per salire sul
terrazzo del nuraghe, quando proponessimo questa
domanda: «I Nuragici rifugiatisi dentro quei tali
nuraghi erano guerrieri combattenti contro il nemico
oppure erano guerrieri prigionieri del nemico?»,
perfino i bambini della V elementare troverebbero la
risposta esatta.”
Giuseppe IdiniPaolo,
come certamente avrai notato nella parte che ho
argomentato, ho parlato solo della struttura
architettonica dei nuraghi e delle varianti che li
caratterizzano. Volutamente , ben conoscendo le
ipotesi,anche contrastanti, sulla sua reale funzione
, proposte da Taramelli, Lilliu , Pittau ed altri
eminenti studiosi, ho tralasciato l’argomento .
Personalmente sono convinto che tutte le ipotesi,per
quanto fantasiose,siano proponibili, ma restano solo
ipotesi. Per conoscere la verità, se mai la
conosceremo, sono arciconvinto che dovremo scavare
ancora con la speranza di trovare elementi capaci di
convincerci definitivamente. Come ho detto, circa
ottomila nuraghi restano ancore da scavare e se i
“tombaroli” non ci precederanno, forse saremo così
fortunati da trovare la risposta che cerchiamo……